"L'uomo non è il proprietario della Terra , ma solo un usufruttuario col compito di averne cur senza consumarla né, tantomeno , sprecarla ." Pagano.
A 100 chilometri da Roma sorge un'isola galleggiante molto antica dove si trova il lago Posta Fibreno. Questo lago è ricco di una vegetazione boreale,vi è forse il pioppio più antico sulla terra e inoltre è abitato da un pesce unico al mondo: Il carpione del Fibreno. Quello di Posta fibreno è un lago pressoché sconosciuto dal popolo italiano ma ciò nonostante è protetto dall'UE. Oltre tutto, in quest'oasi, si verificano spesso dei piccoli terremoti che neanche vengono rilevati dai sismografi. Purtroppo, da accurati studi, è emerso che questo "lago delle meraviglie" è a rischio a causa dell'inquinamento dell'uomo poiché quest'ultimo a causato uno sbalzo dell'ecosistema di quest'oasi; in più, nonostante vi siano molti fondi l'acea Acto di Frosinone continua a non provvedere al completamento della rete fognara dell'oasi e per questa inadempienza una vasta parte di scarichi finisce nel lago, se il completamento di questa rete fognaria non avverrà entro breve tempo il lago e il suo ecosistema subiranno un grosso danno. Questo lago è una meraviglia che potrebbe essere invidiata dal mondo, peccato che le sue acque limpide vengano inquinate da una popolazione che neanche conosce la sua esistenza. L'inquinamento nella storia è sempre andato di pari passo con l'evoluzione dell'uomo; convinto che la natura costituisse una risorsa illimitata, per tanto tempo egli l'ha depredata, infatti via via che l'uomo si evolveva, e con lui anche le sue capacità mentali, l'inquinamento aumentava. Ciò è stato causato dalla continua costruzione di fabbriche che scaricavano, e scaricano tutt'ora, gli acidi i veleni e altre sostanze molto dannose per l'ambiente, nei fiumi e nei mari; ma anche da piattaforme petrolifere da cui fuoriesce il petrolio causando la morte della fauna marina. La natura si sta pian piano rivoltando contro l'uomo, basterebbe solo un poco di accortezza in più per salvare un mondo che stiamo distruggendo con le nostre mani, tutto questo però man mano che il tempo passà si riverserà su di noi, infatti come disse Gregory Bateson negli anni 70 in una delle conferenze raccolte in "Verso Un Ecologia della Mente": "Stiamo imparando sulla nostra pelle che l'organismo che distrugge il proprio ambiente distrugge sé stesso."
Giulia Spadaccia