venerdì 3 febbraio 2012

Comunicare le emozioni


A letto i miei pensieri sono già rivolti a te mia amata immortale, ora lieti, ora di nuovo tristi, nell’attesa che il destino esaudisca i nostri desideri. Mi dicono ora che la posta funziona tutti i giorni-quindi chiudo affinchè tu possa ricevere  la mia lettera al più presto-sii calma, solo contemplando con serenità la nostra esistenza potremmo raggiungere il nostro scopo di vivere insieme-sii calma –amami. Eternamente Tuo, Eternamente Mia, Eternamente Nostri. L.” Lettere di grandi Uomini e Donne. C.H.Charles


Queste sono le parole che scriveva Ludwig van Beethoven circa duecento anni fa alla donna che amava. Leggendo questa lettera, ogni singola parola riesce a trasmettere l’emozione di chi le scriveva. Oggi  i fogli caratterizzati dalla scrittura e dalla calligrafia di una persona sono stati trasformati in caratteri digitali all’interno di un display rendendo tutto questo freddo e spento. All’ora infatti l’unico mezzo con cui poter comunicare erano le lettere, si passava così il tempo ad aspettare, ad attendere di trovare nella cassetta della posta la busta tanto desiderata. Con il passare del tempo e l’introduzione di  innovazioni tecnologiche sempre più avanzate sono cambiati anche i mezzi di comunicazione, le innovazioni multimediali hanno consentito alle persone di trasmettere immagini anche a lunghe distanze, inoltre basta comporre un semplice numero per mettersi in contatto con una persona e sentire la sua voce. A mio avviso bisogna ammirare  le vecchie forme di comunicazione, penso infatti che ciascuno di noi proverebbe piacere a ricevere la lettera scritta da un nostro amico. Un tempo si scrivevano le lettere,  si scrivevano fogli interi che contenevano emozioni e pensieri, infatti si dava significato a ciò che non era scritto a quelle parole sbarrate che  descrivevano i veri pensieri di chi scriveva. Ora ci nascondiamo dietro un tasto di “invio” che consente di non mostrare al mondo le nostre emozioni. E’ indubbiamente più semplice scrivere un SMS e inviarlo all’istante piuttosto che prendere carta e penna e raccontare la nostra vita. La lettera sulla carta dava tempo, le e-mail e i messaggi sono veloci e talvolta rendono veloci e sfuggenti anche i nostri pensieri. Possono essere considerati come un vetro che oscura le nostre emozioni, con una telefonata sentiamo che qualcuno sta invadendo la nostra intimità, proprio per questo a volte preferiamo inviare un messaggio e attendere la risposta piuttosto che parlare a voce, mostrando ciò che sentiamo. Inoltre l’uso di brevi messaggi implicano l’uso di frasi veloci e approssimative  e da tutto ciò ne deriva un disagio anche a livello del linguaggio, del lessico e della grammatica. A tanti aspetti che possono sembrare negativi se ne aggiungono anche altri positivi, infatti la tecnologia ci permette di eliminare le distanze, i telefoni ci possono mettere in contatto con una persona all’istante e talvolta la rapidità di questi mezzi deve essere considerata un grande beneficio. Tutto sta nel saperne trarre vantaggi e saperla usare in maniera moderata, senza diventare dipendenti dagli apparecchi tecnologici.  Sarebbe bello ogni tanto prendere carta e penna e scrivere una lettera ad un nostro amico lontano e ricevere la sua risposta, e saper riconoscere i suoi sentimenti dalle parole che ci ha scritto.
Eleonora Corradi

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